La decadenza dalla concessione di occupazione di suolo pubblico per l'esercizio del commercio su aree pubbliche può essere legittimamente disposta dall'amministrazione comunale in caso di morosità accertata per almeno due semestralità nel pagamento dei relativi canoni, anche in assenza di formale messa in mora, in applicazione del regolamento comunale in materia. Tale decadenza non è preclusa dall'eventuale mancata adozione di analoghi provvedimenti nei confronti di altri operatori in situazioni debitorie analoghe, atteso che l'amministrazione è comunque tenuta all'applicazione uniforme del proprio regolamento. Pertanto, il mancato pagamento per almeno due semestralità dei canoni dovuti per l'occupazione di suolo pubblico costituisce causa di decadenza della relativa concessione, indipendentemente dalla pregressa condotta dell'amministrazione e dalla situazione di altri operatori, purché il debito sia stato adeguatamente contestato all'interessato. L'amministrazione, in tali casi, non è tenuta a concedere dilazioni o rateizzazioni del debito, essendo legittimata a disporre la decadenza per morosità accertata, fermo restando la possibilità per l'interessato di regolarizzare la propria posizione debitoria anche in corso di giudizio, con conseguente adozione di eventuali provvedimenti di secondo grado da parte dell'amministrazione.