Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7810 del 20 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7810PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave di cui all'art. 612, comma 2, c.p. si configura quando le espressioni verbali profferite, valutate nel loro tenore e nel contesto in cui sono pronunciate, risultano idonee a ingenerare nella persona offesa un fondato timore o turbamento psicologico, a prescindere dall'effettiva intimidazione concretamente verificatasi. Ai fini della valutazione della gravità della minaccia, il giudice deve considerare tutti gli elementi del caso concreto, senza limitarsi alla mera astratta valutazione delle parole utilizzate, ma contestualizzandone il significato e l'impatto sulla vittima. L'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. richiede una valutazione complessiva delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, senza che ostino la natura di reato di pericolo astratto o presunto della fattispecie. Il riconoscimento delle attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale può escluderle con motivazione congrua e non contraddittoria, senza necessità di un'analitica disamina di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p. Qualora il ricorso per cassazione sia dichiarato inammissibile, non sussiste l'obbligo di dare avviso alla persona offesa ai fini dell'eventuale esercizio del diritto di querela, introdotto successivamente alla pronuncia impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Maria - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2018 della Corte di Appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. LORI PERLA, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
dato atto che il difensore dell'imputato avv. (OMISSIS) ha fatto pervenire, in data 11/12/2018, dichiarazio…

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