Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40097 del 7 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:40097PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La remissione di querela estingue il reato di ingiurie e diffamazione, indipendentemente dalla valutazione della fondatezza delle accuse e della congruità della motivazione della sentenza di condanna, in quanto la remissione di querela, quale manifestazione di volontà della persona offesa di rinunciare all'azione penale, determina l'estinzione del reato perseguibile a querela di parte, senza che il giudice possa sindacare la scelta rimessa alla disponibilità della persona offesa. Il principio di diritto è che la remissione di querela, quale atto di disponibilità del diritto di azione penale da parte della persona offesa, estingue il reato perseguibile a querela di parte, indipendentemente dalla valutazione della fondatezza delle accuse e della congruità della motivazione della sentenza di condanna, in quanto la remissione di querela determina l'estinzione del reato per volontà della persona offesa, senza che il giudice possa sindacare tale scelta rimessa alla sua disponibilità. Tale principio trova applicazione anche nei casi di reati di ingiurie e diffamazione, in cui la remissione di querela da parte della persona offesa determina l'estinzione del reato, a prescindere dalla valutazione della fondatezza delle accuse e della congruità della motivazione della sentenza di condanna, in quanto la remissione di querela è espressione della disponibilità del diritto di azione penale da parte della persona offesa, che il giudice non può sindacare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. GU. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1102/2010 TRIBUNALE di BOLOGNA, del 12/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. Maria Giuseppina Fodaroni, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.