Il titolare di un impianto di distribuzione di carburanti per autotrazione, legittimamente autorizzato all'esercizio della sua attività e all'utilizzo dell'accesso alla viabilità pubblica, può procedere all'installazione di un impianto per l'erogazione di AdBlue, quale additivo del gasolio destinato ai nuovi motori Euro 6, senza che ciò possa essere considerato un potenziamento dell'impianto tale da determinare un rilevante incremento della clientela e, conseguentemente, un aumento del traffico veicolare tale da incidere negativamente sulla circolazione e sulla sicurezza stradale. L'ente gestore della strada (ANAS) non può, pertanto, negare il proprio assenso a tale intervento, limitandosi a valutazioni di carattere tecnico sull'impianto che esulano dalla sua competenza, la quale deve essere circoscritta agli aspetti relativi alla viabilità e alla sicurezza stradale. Una volta che l'impianto di distribuzione carburanti sia stato legittimamente autorizzato e abbia acquisito il titolo per usufruire dell'accesso alla viabilità pubblica, non può essere precluso lo svolgimento di attività fondate su tale titolo, se non previo ritiro in autotutela dello stesso, sussistendone i presupposti. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale, fondato esclusivamente sul parere negativo dell'ANAS, risulta illegittimo.