Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22843 del 23 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22843PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p. si configura quando la condotta dell'agente, anche attraverso una pluralità di atti, cagiona nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, tale da ingenerare in essa un fondato timore per la propria incolumità e per quella dei propri familiari. Tale stato d'animo può essere desunto non solo dalle dichiarazioni della persona offesa, ma anche dalla natura e dalle modalità della condotta dell'agente, qualora essa sia idonea a determinare in una persona comune tale effetto destabilizzante, senza che sia necessario che la vittima prospetti espressamente e descriva con esattezza uno o più degli eventi alternativi del delitto. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è richiesto che la condotta sia diretta esclusivamente contro la persona della vittima, essendo sufficiente che essa sia idonea a cagionare il grave e perdurante stato di ansia e di paura nella stessa, a prescindere dal fatto che sia rivolta contro i suoi beni o la sua sfera personale. Inoltre, la prova dell'evento del reato può essere desunta anche dal complesso degli elementi fattuali acquisiti e dalla condotta stessa dell'agente, senza che sia necessario che i certificati medici indichino espressamente la causa del predetto stato d'animo della vittima e la sua data di insorgenza. Infine, la valutazione della gravità della condotta e della pena da irrogare deve tenere conto delle specifiche circostanze del caso concreto, senza che sia possibile sindacare in sede di legittimità la diversa graduazione della responsabilità tra i concorrenti nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. ROMANO Giulio - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2018 della Corte di appello di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili;
udito il difensore delle parti civil…

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