Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31019 del 9 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31019PEN

Massima

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Il dolo eventuale è configurabile nel concorso di persone nell'omicidio volontario quando, pur non essendo l'evento morte direttamente voluto, i concorrenti si siano rappresentati e abbiano accettato il rischio che la vittima potesse morire per effetto dei loro comportamenti violenti e reiterati, diretti in modo univoco a colpirla al capo. Ciò anche qualora non tutti i concorrenti abbiano materialmente sferrato i colpi mortali, essendo sufficiente che ognuno abbia consapevolmente contribuito all'azione omicida con il proprio apporto, in un contesto di unitaria partecipazione psichica. L'attenuante della provocazione non è applicabile quando il fatto della vittima, cui l'agente abbia reagito, sia stato determinato a sua volta da un precedente comportamento ingiusto dello stesso agente o sia frutto di reciproche provocazioni, e la reazione dell'agente risulti abnorme e sproporzionata rispetto all'offesa subita. La determinazione della pena, sia in relazione alla pena base che alla diminuzione per le attenuanti generiche, deve essere adeguatamente motivata sulla base degli indici di cui all'art. 133 c.p., senza che il giudice di legittimità possa sindacare il merito di tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/03/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTOFANTI FRANCESCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI SANTE, che ha concluso chiedendo …

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