Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28775 del 11 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28775PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di marchi o segni distintivi idonei a ingenerare confusione nell'acquirente circa l'origine e la provenienza del prodotto (art. 474 c.p.) è configurabile anche quando la falsificazione, pur non essendo perfetta, risulti comunque idonea a trarre in inganno i terzi e a generare errore circa l'autenticità del prodotto. La grossolanità e l'incompiutezza della contraffazione non escludono la punibilità della condotta, se questa è comunque tale da ingenerare confusione e indurre in errore sulla provenienza del bene. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione circa la concessione delle attenuanti generiche e della particolare tenuità del fatto, purché la motivazione sia logica e aderente alle risultanze processuali. La mancanza di documentazione di acquisto e la presenza di segni distintivi non autentici sono elementi sufficienti a ritenere integrato il reato di contraffazione, a prescindere dalla grossolanità della falsificazione, laddove questa risulti comunque idonea a trarre in inganno i consumatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 182/2013 CORTE APPELLO di LECCE, del 4 maggio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15 giugno 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE SANDRA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA A. P., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.La Corte di…

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