Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23542 del 30 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23542PEN

Massima

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Il divieto di custodia cautelare in carcere per le condizioni di salute dell'imputato, ai sensi dell'art. 275 comma 4-bis c.p.p., opera non solo quando le gravi condizioni di salute rendano incompatibile lo stato di detenzione, ma anche quando le cure necessarie non possano essere adeguatamente prestate all'interno del carcere, anche presso i centri clinici dell'amministrazione penitenziaria. Tale incompatibilità deve essere accertata in concreto, valutando la possibilità effettiva di somministrare le terapie necessarie, anche attraverso il ricorso a ricoveri presso strutture sanitarie esterne, senza che rilevi la mera difficoltà di adattamento individuale alla vita carceraria. Pertanto, il giudice deve verificare non solo l'astratta gravità delle condizioni di salute, ma anche la concreta possibilità di garantire al detenuto le cure adeguate, anche mediante il trasferimento in luoghi di cura esterni, prima di disporre o mantenere la custodia cautelare in carcere. Tale valutazione non può essere rimessa all'amministrazione penitenziaria, ma deve essere compiuta dal giudice come prius logico e giuridico rispetto alla decisione sulla misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 24/08/2012 del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso, e…

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