Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3012 del 2022

ECLI:IT:TARCT:2022:3012SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo costituisce una conseguenza automatica e dovuta dell'accertamento dell'abuso, senza che l'Amministrazione sia tenuta a fornire una motivazione articolata sulle ragioni di interesse pubblico che sorreggono il provvedimento o sul rilievo da attribuire al decorso di un lungo lasso temporale dal momento di commissione dell'abuso. L'obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo deve essere inteso secondo una concezione sostanziale/funzionale, nel senso che esso è da ritenersi rispettato quando il destinatario dell'atto è in grado di comprendere le ragioni di quest'ultimo e, conseguentemente, di utilmente accedere alla tutela giurisdizionale. L'onere probatorio circa la data di realizzazione dei manufatti abusivi ricade sul privato, il quale deve fornire elementi idonei a dimostrare che le opere sono state realizzate in un momento storico in cui non risultava necessario il conseguimento di apposito titolo edilizio. Il richiamo, nel provvedimento impugnato, all'art. 2 della l.r. n. 37/1985, che attribuisce al sindaco il generale potere di vigilare sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale, non necessita di ulteriore motivazione in ordine ai presupposti per la sua attivazione, trattandosi di una norma sulla competenza all'esercizio dei poteri cautelari e/o repressivi. L'omesso riferimento nel corpo del provvedimento all'istanza di rilascio di concessione in sanatoria non determina l'illegittimità dell'ordine di demolizione, ove l'Amministrazione abbia evidenziato, in sede di costituzione in giudizio, che dagli atti in suo possesso non risulta alcuna richiesta di concessione edificatoria in sanatoria a favore del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2022

N. 03012/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01523/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1523 del 2011, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Canfora, 135;

contro

Comune di Catania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via G. Oberdan, 141, nonchè dall'avvocato ((omissis))', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Comune di Catania - Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Serv. Condono Edilizio ed Anita…

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