Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39494 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39494PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, in sede di impugnazione di provvedimenti cautelari personali, può sindacare la motivazione del provvedimento del tribunale del riesame solo in relazione alla violazione di specifiche norme di legge o alla manifesta illogicità della stessa, senza poter riesaminare nel merito la valutazione degli elementi probatori effettuata dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare se gli elementi di fatto valorizzati dal tribunale del riesame siano corrispondenti alla previsione della norma incriminatrice, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Inoltre, il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari restituisce gli atti al pubblico ministero affinché integri la richiesta cautelare non costituisce un giudicato cautelare, in quanto non ha valore equipollente ad una decisione di rigetto della richiesta stessa. Infine, la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è rilevabile in sede di legittimità solo se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o nella manifesta illogicità della motivazione secondo la logica e i principi di diritto, rimanendo "all'interno" del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, n. 1495/2013, in data 28.12.2013;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.