Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 1744 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:1744SENB

Massima

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L'annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo è legittimo quando l'originaria autorizzazione è stata rilasciata sulla base di una falsa rappresentazione della realtà da parte dell'interessato, non potendo questi vantare un legittimo affidamento nella persistenza di un titolo ottenuto attraverso la dolosa o colposa induzione in errore dell'amministrazione procedente. In tali casi, l'interesse pubblico alla rimozione del provvedimento illegittimo è da reputarsi sussistente in re ipsa, non solo per la riscontrata sussistenza di un uso civico gravante sull'area interessata, ma anche per la falsa rappresentazione della realtà da parte del privato che ha determinato il rilascio dell'autorizzazione. Il termine per l'esercizio del potere di autotutela, inizialmente fissato in 12 mesi dalla legge n. 241/1990, è stato successivamente ridotto a 18 mesi dalla novella legislativa di cui all'art. 63, comma 1, del d.l. n. 77/2021, convertito in legge n. 108/2021, applicabile ratione temporis. Le garanzie partecipative di cui all'art. 10 della legge n. 241/1990 non richiedono un'analitica confutazione di tutte le deduzioni dell'interessato, essendo sufficiente il compiuto apprezzamento e la perspicua esplicazione dei presupposti fattuali e delle ragioni giuridiche che hanno giustificato la determinazione assunta. Infine, il riesame compiuto dall'amministrazione è circoscritto alla questione della legittimazione del privato al taglio boschivo in rapporto alla rilevata sussistenza dell'uso civico, senza includere specifici apprezzamenti di ordine naturalistico-ambientale, riservati all'Ente Parco, e richiedendo, piuttosto, un'attività di verifica impingente in una circostanza oggettiva la cui mancanza precludeva in radice il segmento istruttorio di consultazione della menzionata autorità tutoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2022

N. 01744/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00858/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 858 del 2022, proposto da
Carmela Caputo, rappresentata e difesa dagli avvocati Umberto Casale, Federico Maggio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comunità Montana Bussento - Lambro e Mingardo, Comune di Centola, Comune di Celle di Bulgheria, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento del 21 marzo 2022, prot. n. 2639: annullamento d’ufficio dell’autorizzazione n. 31 del 25 novembre 2020, relativa al taglio del bosco ceduo.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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