Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio di Casalpalocco contro il Comune di Roma Capitale per l'inadempimento degli obblighi di manutenzione della rete stradale del comprensorio, ha affermato il seguente principio di diritto: L'azione per l'efficienza dell'amministrazione ai sensi del d.lgs. n. 150/2009 è divenuta improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il Comune di Roma Capitale ha dimostrato di aver avviato le procedure finalizzate all'attuazione degli "standard qualitativi ed economici" relativi alla messa in sicurezza della rete stradale del comprensorio di Casalpalocco, previsti nel Piano della performance 2018-2020, ponendo fine alle asserite forme di inadempimento. L'avvio della procedura di gara per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade del comprensorio ha, infatti, rimosso la precedente inerzia dell'amministrazione, precludendo al ricorrente di ottenere il bene della vita che si prometteva di conseguire tramite l'azione giudiziaria. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'azione per l'efficienza dell'amministrazione, proposta ai sensi del d.lgs. n. 150/2009, diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora l'amministrazione convenuta dimostri di aver rimosso la precedente inerzia e di aver avviato le procedure finalizzate all'attuazione degli standard qualitativi ed economici previsti nei propri atti di programmazione, ponendo fine alle asserite forme di inadempimento. In tali casi, l'avvio delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di performance rende l'azione giudiziaria priva di utilità per il ricorrente.