Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36515 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36515PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti richiede la prova di un contributo stabile e durevole da parte dell'imputato, non essendo sufficiente la mera condivisione dell'attività di spaccio in un limitato arco temporale. Pertanto, la responsabilità per il reato associativo non può essere affermata sulla base di elementi indiziari non univoci, quali la presenza in più occasioni nel luogo di spaccio, i contatti con i vertici dell'organizzazione e la partecipazione ad attività strumentali, in assenza della dimostrazione di un effettivo inserimento dell'imputato nella struttura organizzativa e della condivisione degli scopi del sodalizio. La giurisprudenza richiede, infatti, che l'apporto del singolo partecipi della stabilità e della continuità proprie dell'associazione, non essendo sufficiente la mera occasionalità o episodicità del contributo prestato. Pertanto, la responsabilità per il reato associativo non può essere affermata sulla base di elementi indiziari non univoci, quali la presenza in più occasioni nel luogo di spaccio, i contatti con i vertici dell'organizzazione e la partecipazione ad attività strumentali, in assenza della dimostrazione di un effettivo inserimento dell'imputato nella struttura organizzativa e della condivisione degli scopi del sodalizio. La giurisprudenza richiede, infatti, che l'apporto del singolo partecipi della stabilità e della continuità proprie dell'associazione, non essendo sufficiente la mera occasionalità o episodicità del contributo prestato. Inoltre, la valutazione della responsabilità per il reato associativo deve essere effettuata in modo coerente, senza che possano sussistere contraddizioni logiche tra le posizioni di diversi imputati, laddove si riscontrino analoghe modalità di partecipazione all'attività di spaccio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/01/2019 della Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Riccardo Amoroso;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Orsi Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), che insiste per …

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