Consiglio di Stato sentenza n. 4854 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4854SENT

Massima

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Il termine di 60 giorni antecedenti la scadenza del titolo di soggiorno, previsto dall'art. 5, comma 4, del d.lgs. n. 286/1998 per la presentazione dell'istanza di rinnovo da parte dell'immigrato, ha natura non perentoria. Pertanto, il mero ritardo nella presentazione della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno non costituisce ragione sufficiente per il rigetto dell'istanza, in quanto l'Amministrazione ha l'obbligo di esaminarla comunque per accertare se siano venuti meno i presupposti, originariamente sussistenti, per il rinnovo del titolo. Inoltre, le documentate gravi condizioni di salute dello straniero, che hanno impedito l'adempimento di alcuni obblighi procedurali, giustificano il mancato rispetto del termine e non possono essere considerate ostative al rinnovo del permesso di soggiorno. In tali casi, l'Amministrazione è tenuta a rideterminarsi, valutando attentamente la situazione complessiva dell'interessato, anche in considerazione del suo pregresso percorso lavorativo e di integrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2019

N. 04854/2019REG.PROV.COLL.

N. 09276/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9276 del 2012, proposto dal signor -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Carso, n. 23;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per l’((omissis)), Sez. II, n. 650/2012, resa tra le parti, concernente il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno

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