Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38594 del 18 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38594PEN

Massima

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Il possesso di documenti di identità in bianco sottratti alla pubblica amministrazione, anche se non accompagnato dalla loro materiale falsificazione, integra il delitto di concorso in ricettazione, in quanto la provenienza illecita di tali documenti, sottratti alla pubblica amministrazione, costituisce il delitto presupposto alla ricettazione. Il dolo del reato di ricettazione è integrato dalla consapevolezza della provenienza illecita dei documenti, a prescindere dalla finalità del loro possesso. La mancata revoca di uno dei due difensori nominati dall'imputato non determina la nullità degli atti processuali, ma solo l'inosservanza delle disposizioni concernenti l'assistenza dell'imputato, configurando una nullità a regime intermedio che deve essere eccepita immediatamente dal difensore ritualmente avvisato. La violazione del dovere di astensione da parte del giudice non incide sulla capacità di giudicare, ma costituisce solo un motivo di ricusazione, senza determinare la nullità degli atti processuali. L'acquisizione al fascicolo di ufficio di informative di polizia giudiziaria, senza il consenso delle parti, è illegittima, ma la prova di resistenza può escludere l'influenza di tale acquisizione sulla decisione finale. Il riconoscimento fotografico, pur non essendo disciplinato dal codice di procedura penale, costituisce un mezzo di prova utilizzabile sulla base del principio del libero convincimento del giudice. Il termine di prescrizione del reato è sospeso per il periodo in cui il processo è stato sospeso per cause imputabili alla difesa. La mancata concessione di attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena non è censurabile in cassazione, se adeguatamente motivata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI IORIO Giorgio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. TE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/10/2005 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CIAMPOLI L., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Pe. Te. ricorre avverso la sentenza sopra indica…

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