Consiglio di Stato sentenza n. 2471 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:2471SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia da parte del proprietario di un immobile, a seguito dell'emanazione di un ordine di demolizione di opere abusive, determina l'inefficacia lesiva di tale ordine e impone all'amministrazione il riesame della fattispecie con l'emanazione di un nuovo provvedimento. Ciò in quanto la domanda di sanatoria rimette in gioco il rapporto privato-amministrazione, privando di efficacia l'ordine di demolizione e impedendo il prodursi degli effetti sanzionatori previsti dalla normativa in materia edilizia. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a valutare la domanda di sanatoria e a pronunciarsi con un nuovo provvedimento, senza poter far valere gli effetti dell'ordine di demolizione precedentemente emanato. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il provvedimento di demolizione sia stato impugnato in sede giurisdizionale, in quanto la presentazione della domanda di sanatoria determina l'improcedibilità del ricorso, essendo necessario il riesame della fattispecie da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 04627/2013
REG.RIC.

N. 02471/2015REG.PROV.COLL.

N. 04627/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4627 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Via del Viminale, 43;

contro

((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza del Fante, 10;

nei confronti di

Comune di Gaeta, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione staccata di Latina, n. 182/2013, resa tra le parti, concernente demolizione di opere edilizie abusive.

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