Consiglio di Stato sentenza n. 6464 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:6464SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di disdetta di una concessione demaniale per l'occupazione di suolo pubblico in un'area di particolare pregio storico-culturale, come il centro storico di Roma, può essere legittimamente adottato dall'amministrazione comunale in attuazione di un Piano di massima occupabilità (PMO) che mira a contemperare le esigenze di tutela del patrimonio culturale con quelle connesse all'esercizio di attività commerciali, di circolazione urbana e di tutela dei residenti. Tale provvedimento, che deve essere preceduto dal parere obbligatorio della competente Soprintendenza, può fondarsi sulla necessità di salvaguardare il "cono visivo" e la fruibilità visiva di beni culturali emergenti, come una chiesa di particolare rilevanza architettonica, anche qualora l'occupazione di suolo pubblico non comporti un'eccessiva altezza degli elementi di arredo. Ciò in quanto la tutela della prospettiva visiva nella sua massima ampiezza, comprensiva dello stesso tessuto stradale, rappresenta un interesse pubblico prevalente rispetto alle esigenze commerciali del concessionario. Inoltre, il provvedimento di disdetta può essere legittimamente adottato anche in ragione della necessità di mantenere la strada a doppio senso di marcia per consentire l'accesso ai posti auto riservati ai portatori di handicap, circostanza che richiede una maggiore ampiezza della carreggiata incompatibile con l'occupazione di suolo pubblico richiesta. In tali ipotesi, il provvedimento di disdetta, adottato nel rispetto della procedura prevista dalla normativa comunale, non presenta vizi di eccesso di potere per difetto di istruttoria, di motivazione o travisamento dei presupposti di fatto, essendo sorretto da un'adeguata motivazione che dà conto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e di circolazione stradale prevalenti sulle ragioni commerciali del concessionario.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2024

N. 06464/2024REG.PROV.COLL.

N. 03667/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3667 del 2020, proposto da Uliu S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Franco Carlini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Soprintendenza Speciale Archeologia e Belle Arti per il Comune di Roma, non costituito in giudizio;
Ministero per i Beni e Le Attivita' Culturali, in persona del legale rap…

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