Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35219 del 21 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35219PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza di merito, non può sindacare la valutazione della prova effettuata dal giudice di appello, quando questa risulti congrua e logicamente motivata, rientrando tale valutazione nella esclusiva competenza del giudice di merito. Il ricorso per cassazione è pertanto inammissibile quando le censure mosse dal ricorrente attengono unicamente alla valutazione della prova, senza denunciare vizi della motivazione sotto il profilo della manifesta illogicità o della mancanza di congruità. In tali casi, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende costituisce una conseguenza necessaria dell'inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso la sentenza in data 15- 12 della Corte di Appello di Ancona;

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;

udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.-. (OMISSIS) ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza indicata i…

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