Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4629 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:4629SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'accogliere il ricorso per l'ottemperanza di una precedente sentenza passata in giudicato, afferma che l'amministrazione comunale, a fronte dell'annullamento dei provvedimenti di diniego, è tenuta a conformarsi alla decisione giurisdizionale, adottando un nuovo provvedimento espresso in merito all'istanza di ampliamento della concessione di occupazione di suolo pubblico presentata dalla società ricorrente. In particolare, il Tribunale, rilevata l'inerzia del Comune, dispone la nomina di un commissario ad acta incaricato di verificare, anche in contraddittorio con le parti, la situazione normativa e di fatto esistente all'epoca del primo diniego, la compatibilità dell'ampliamento richiesto con la viabilità e la sicurezza della zona, nonché la conformità del progetto di installazione alla disciplina locale vigente. Il commissario dovrà quindi riferire al giudice gli esiti di tali accertamenti, al fine di consentire l'adozione del provvedimento finale conforme alla sentenza di annullamento. La pronuncia afferma dunque il principio secondo cui l'amministrazione, a seguito dell'annullamento giurisdizionale di un proprio atto, è tenuta a conformarsi alla decisione del giudice, adottando un nuovo provvedimento espresso che dia attuazione al giudicato, senza poter rimanere inerte o eludere gli obblighi derivanti dalla sentenza. Ove l'amministrazione non adempia spontaneamente, il giudice può nominare un commissario ad acta incaricato di svolgere gli accertamenti necessari e di adottare il provvedimento finale, al fine di assicurare l'effettiva esecuzione della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE SECONDA TER
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 9187 del 2009, proposto da:
Soc. Gi. Srl e Soc. G. Al. Srl, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentate e difese dall'avv. Ma.Me., con domicilio eletto in Roma;
contro
Comune di Roma, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. An.De., con domicilio eletto in Roma, presso la sede dell’Avvocatura comunale;
per l'ottemperanza
della sentenza, passata in giudicato, del TAR Lazio, sez. Seconda Ter, 17 marzo 2008, n. 2421.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Roma;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 marzo 2010 il Primo Ref. Daniele Dongiovanni e uditi, ai preliminari, l’avv. …

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