Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18017 del 5 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18017PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di danneggiamento mediante incendio di cui all'art. 424 c.p. si configura quando l'azione di appiccare il fuoco a una cosa propria o altrui, al solo scopo di danneggiarla, determina il pericolo di un incendio, senza che si verifichi l'effettiva propagazione del fuoco in vaste proporzioni e con fiamme divoratrici che pongano in pericolo l'incolumità di un numero indeterminato di persone. Affinché ricorra la fattispecie aggravata di cui al comma 2 dello stesso articolo, è necessario che dall'azione illecita consegua un vero e proprio incendio, inteso come divampare irrefrenabile del fuoco in ampie dimensioni, con potenza distruttrice tale da mettere a repentaglio la sicurezza pubblica. La distinzione tra le due ipotesi normative risiede, dunque, nell'effettiva verificazione dell'incendio, che richiede il raggiungimento di una soglia qualitativa e quantitativa del fuoco tale da integrare un pericolo concreto e diffuso per l'incolumità delle persone, a differenza del mero danneggiamento mediante appiccamento di fuoco, che non raggiunge tali caratteristiche. Pertanto, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, rileva la concreta valutazione delle modalità e degli effetti dell'azione incendiaria, non essendo sufficiente il mero riferimento formale all'incendio nell'imputazione provvisoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni scritte, rassegnate ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, dal Procuratore generale, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.