Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza breve n. 193 del 2013

ECLI:IT:TARPE:2013:193SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando, nel corso del giudizio, vengano adottati nuovi provvedimenti che rendano la controversia priva di oggetto, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente alla definizione della causa. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse e dell'assenza di una pronuncia nel merito. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'azione giudiziaria perda la sua utilità pratica a causa di fatti o provvedimenti intervenuti successivamente alla proposizione del ricorso, i quali rendano la controversia priva di oggetto e di interesse per il ricorrente, indipendentemente dalla natura del provvedimento impugnato e dalle ragioni che hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 00148/2012
REG.RIC.

N. 00193/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00148/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 148 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Comune di Rosciano, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il proprio difensore in Pescara, via Falcone e Borsellino, 38;

contro

- Regione Abruzzo, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, via Buccio di Ranallo C/ S. Domenico;
- Provincia di Pescara, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il proprio difensore in Pescara, via Tirino, 90;

per…

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