Consiglio di Stato sentenza n. 2933 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2933SENT

Massima

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Il rilascio e il rinnovo di una concessione demaniale sono atti rimessi alla discrezionalità dell'Amministrazione, che deve valutare l'opportunità e la convenienza dell'instaurazione o del mantenimento del rapporto concessorio. Il rinnovo tacito della concessione, in assenza di espressa previsione nell'atto originario, non può essere riconosciuto dopo la scadenza del titolo, anche se il concessionario ha continuato a versare i canoni. L'Amministrazione ha l'obbligo di emettere un provvedimento motivato in presenza di istanze di proroga o rinnovo presentate prima della scadenza, ma non è tenuta a rinnovare automaticamente la concessione scaduta. Il mero pagamento dei canoni dopo la scadenza non costituisce di per sé rinnovo tacito, né il concessionario può vantare un diritto di insistenza o un'aspettativa tutelabile al rinnovo, dovendo l'Amministrazione privilegiare, ove possibile, l'esperimento di una procedura comparativa per il rilascio o il rinnovo della concessione, in ossequio ai principi di libera circolazione dei servizi, par condicio, imparzialità e trasparenza. Pertanto, in assenza di un valido titolo concessorio, l'Amministrazione è legittimata a disporre lo sgombero dell'area demaniale occupata, senza che ciò possa ritenersi irragionevole o lesivo del principio di leale collaborazione, essendo l'occupazione sine titulo in contrasto con le norme che disciplinano l'utilizzo dei beni demaniali.

Sentenza completa

N. 05624/2012
REG.RIC.

N. 02933/2014REG.PROV.COLL.

N. 05624/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5624 del 2012, proposto dal signor Manuel Diego Cavallo, rappresentato e difeso dagli avvocati Domenico Pitingolo e Aristide Police, con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via di Villa Sacchetti N. 11;

contro

Autorita' Portuale di Gioia Tauro, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma della sentenza del T.A.R. CALABRIA – CATANZARO, SEZIONE I, n. 00255/2012, resa tra le parti, concernente ingiunzione di sgombero di area demaniale;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

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