Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27903 del 7 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27903PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri connessi al suo ufficio, dispone l'erogazione di somme di denaro pubblico in proprio favore o a favore di altri dipendenti, in assenza dei presupposti e delle condizioni previsti dalla legge o dai contratti collettivi, commette il reato di peculato. Ciò anche qualora tali somme siano state liquidate a titolo di "premio di produttività", in mancanza di una effettiva verifica e documentazione circa lo svolgimento di specifici progetti o attività lavorative che ne giustifichino la corresponsione. L'utilizzo di denaro pubblico per finalità diverse da quelle previste, in assenza di idonea motivazione e documentazione, integra il più grave reato di peculato, non il meno grave reato di abuso d'ufficio, a prescindere dal fatto che l'atto di destinazione del denaro sia comunque funzionale alla realizzazione di interessi pubblici. Inoltre, il pubblico ufficiale che attesta falsamente in un atto pubblico di aver svolto attività lavorative diverse da quelle effettivamente espletate, al fine di ottenere indebitamente il pagamento di somme di denaro, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, essendo irrilevante che l'attività dichiarata fosse comunque riconducibile alle mansioni formalmente assegnate. L'elemento psicologico di tale reato può desumersi dal contesto complessivo della condotta, qualora emerga che la falsa attestazione sia stata consapevolmente posta in essere come mezzo per conseguire l'appropriazione indebita di denaro pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2019 della Corte di appello di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo
l'annullamento della sent…

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