Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4712 del 31 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:4712PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, è subordinato al rispetto dei requisiti della verità, della continenza e della rilevanza sociale della notizia riferita. Pertanto, l'uso di espressioni come "truffa", anche se poste tra virgolette o riferite in forma dubitativa, non esclude la portata diffamatoria dell'articolo giornalistico qualora non risulti provato, in concreto, il comportamento illecito della persona oggetto della notizia. Infatti, ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, rileva la capacità della notizia di ledere la reputazione altrui, a prescindere dalla forma grammaticale o sintattica utilizzata. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato di diffamazione si configura come dolo generico, non essendo necessario il dolo specifico di nuocere all'altrui reputazione. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della scriminante del diritto di cronaca, è tenuto ad accertare, in concreto, la veridicità dei fatti riportati nell'articolo giornalistico, nonché la correttezza e l'appropriatezza delle espressioni utilizzate, a prescindere dall'uso di virgolette o di forme verbali al condizionale.

Sentenza completa

B. L. e M. S., giornalista il primo, direttore il secondo, del giornale "Il M." sono stati assolti in secondo grado (perché il fatto non costituisce reato) dalla Corte di appello di Torino dal delitto di diffamazione a mezzo stampa (B.) e di omesso controllo (M.) con riferimento all'articolo pubblicato sul predetto quotidiano il 24.2.1997 "Scolari argentini truffati a Pinerolo". In primo grado erano stati giudicati colpevoli e condannati alle pene ritenute di giustizia dal Tribunale di Pinerolo. Con l'articolo in questione, si riferiva la vicenda di alcuni studenti medi argentini, in favore dei quali V. A. aveva organizzato un viaggio in Italia ed un soggiorno in Pinerolo. Si riferiva che il V. si era fatto pagare per la sua attività, ma che poi i ragazzi, giunti nella cittadina piemontese, non avevano trovato nessuno ad accoglierli ed avevano dovuto adattarsi ad una soluzione alloggiativa diversa (e peggiore) di quella che essi si aspettavano. …

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