Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25372 del 13 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25372PEN

Massima

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Il reato di frode nelle pubbliche forniture di cui all'art. 356 c.p. richiede, oltre all'inadempimento contrattuale, la prova di una condotta fraudolenta e ingannevole idonea a far apparire l'esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, non essendo sufficiente il mero silenzio o la mancata comunicazione dell'utilizzo di prodotti difformi da quelli pattuiti. Perché sia configurabile il reato di inadempimento di pubbliche forniture di cui all'art. 355 c.p., l'inadempimento contrattuale deve essere di gravità tale da far mancare, in tutto o in parte, beni o opere necessarie allo svolgimento di un pubblico servizio, compromettendone le finalità pubblicistiche, non essendo sufficiente il mero inesatto adempimento delle obbligazioni contrattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 6/5/2022 dalla Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Paolo Di Geronimo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Perla Lori, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile;
letta la memoria depositata dall'avvocato (OMISSIS), il quale conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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