Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e posizione, sottrae beni dal distributore automatico collocato in un ufficio pubblico, approfittando dell'orario notturno e della mancanza di altri colleghi, integra il reato di furto aggravato. La violenza sulla cosa, consistente nello scrollamento del distributore per far fuoriuscire i prodotti senza pagamento, nonché l'abuso della funzione pubblica e le circostanze di tempo e luogo, rendono applicabili le aggravanti di cui agli artt. 625 n. 7, 61 nn. 5 e 9 c.p. La valutazione della prova testimoniale e delle circostanze concrete, anche in contrasto con le dichiarazioni difensive, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, se adeguatamente motivato. L'applicazione dell'esimente di cui all'art. 131-bis c.p. è inammissibile se non dedotta tempestivamente in appello. Il risarcimento del danno alle parti civili, appartenenti alle forze dell'ordine, può essere determinato in misura maggiore in ragione del maggior pregiudizio derivante dalla commissione di reati contro la pubblica amministrazione.