Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43641 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43641PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente disposto dal giudice, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, quando le risultanze processuali dimostrino la particolare gravità dei fatti ascritti all'indagato e la sua negativa personalità, tali da rendere la misura degli arresti domiciliari inidonea a fronteggiare il concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, anche qualora l'indagato versi in condizioni di salute precarie per sé o per i propri familiari. Il giudice di merito, nel motivare adeguatamente la propria decisione, non è tenuto a dare conto di ogni singolo elemento di fatto dedotto dalla difesa, essendo sufficiente che il suo ragionamento risulti logico e giuridicamente corretto sulla base delle risultanze processuali complessivamente valutate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pr. In., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 20-4-2007 dal Tribunale di Milano;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ((omissis));

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

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