Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37327 del 11 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37327PEN

Massima

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Il comportamento violento e aggressivo del coniuge separato, caratterizzato da percosse, minacce e atti di violenza privata, anche in presenza di terzi, costituisce reato di lesioni personali, violenza privata e minaccia, con conseguente condanna penale, in ragione della gravità della condotta, delle modalità di commissione del fatto e della personalità negativa del soggetto, già gravato da precedenti penali, senza che possano rilevare a suo favore il mancato inserimento in ambienti criminali o il travagliato rapporto con la vittima, non idonei a giustificare o attenuare la violenza gratuita esercitata nei confronti del coniuge separato. Il giudice di merito, nel valutare la concessione di benefici come la sospensione condizionale della pena, può legittimamente negare tali benefici sulla base dei precedenti penali dell'imputato e della sua inclinazione alla violenza, ritenuti corretti parametri di riferimento per l'esercizio del potere punitivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 133/2010 CORTE APPELLO di CATANIA, del 22/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/07/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. Izzo Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

- Udito, per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS),…

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