Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 833 del 2013

ECLI:IT:TARBA:2013:833SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata può essere limitato dalla pianificazione urbanistica, purché siano rispettati i principi di ragionevolezza e proporzionalità. La destinazione di un'area a servizi pubblici o attrezzature di interesse generale non determina automaticamente una espropriazione di fatto, se la normativa urbanistica consente comunque l'edificazione nel rispetto di specifici limiti e condizioni, come la superficie massima dell'intervento e l'acquisizione di pareri obbligatori. L'amministrazione deve valutare con particolare prudenza le richieste di modifica della destinazione d'uso, al fine di evitare il consolidamento di situazioni di abuso edilizio pregresso, anche se condonato. Il diritto di proprietà non può essere inteso in modo assoluto, ma deve essere contemperato con l'interesse pubblico alla corretta pianificazione del territorio e all'allocazione delle attrezzature di interesse collettivo.

Sentenza completa

N. 01130/2010
REG.RIC.

N. 00833/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01130/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1130 del 2010, proposto da:
Antonia D'Amico, rappresentata e difesa dall'avv. Michele Ursini, con domicilio eletto presso Michele Ursini in Bari, piazza Umberto I, 32;

contro

Comune di Bari, rappresentato e difeso dall'avv. Chiara Lonero Baldassarra, con domicilio eletto presso Chiara Lonero Baldassarra in Bari, via P.Amedeo 26;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Comune di Bari — Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata, prot. n. 98976 del 21 .4.2010, notificata a mezzo del servizio postale in data 26.4.2010, con la quale è stata rigettata l’ista…

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