Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7984 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:7984PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca del decreto di archiviazione e di riapertura delle indagini penali, adottato dal giudice per le indagini preliminari, è soggetto a impugnazione mediante ricorso per cassazione da parte dell'indagato. Tuttavia, l'intervenuta archiviazione del procedimento penale, a seguito di remissione di querela e relativa accettazione da parte del querelato, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente a coltivare il ricorso, il quale deve pertanto essere dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 591, comma 1, lett. a), c.p.p. In tali casi, non deve essere pronunciata condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria, trattandosi di carenza di interesse sopravvenuta per causa non imputabile al ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 1660/2014 GIP TRIBUNALE di CUNEO, del 31/03/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo;
lette le conclusioni del PG Dott. SELVAGGI Eugenio che si e' pronunciato per l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con il provvedimento di cui in epigrafe il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Cuneo revocava il decreto di archiviazione del procedimento penale per furto sor…

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