Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44041 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44041PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel determinare la misura della pena tra il minimo e il massimo edittale, esercita un ampio potere discrezionale, valutando globalmente gli elementi indicati nell'articolo 133 c.p., quali le condizioni di vita individuale, familiare e sociale dell'imputato, la sua giovane età, l'assenza di precedenti penali, nonché il suo comportamento processuale, anche se ammissivo di colpevolezza. Pertanto, la Corte di Cassazione, nel controllo di legittimità, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, purché questa sia congruamente motivata, anche attraverso l'adozione di formule sintetiche, che diano conto delle ragioni che hanno giustificato la diminuzione di pena nella misura ritenuta di giustizia, in relazione alle circostanze attenuanti riconosciute, come l'attenuante di cui all'articolo 62 c.p., n. 6, e le attenuanti generiche. La determinazione della pena, pertanto, rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se abbia valutato intuitivamente e globalmente gli elementi indicati nell'articolo 133 c.p., senza che il controllo di legittimità della Corte di Cassazione possa estendersi ad una valutazione di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. AL. LU. N. IL (OMESSO);

2) CI. ST. N. IL (OMESSO)

avverso la sentenza n. 3366/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 30/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

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