Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44370 del 26 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:44370PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale e la misura patrimoniale della confisca possono essere legittimamente applicate nei confronti di un soggetto condannato in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso, anche quando sia trascorso un apprezzabile lasso di tempo tra l'accertamento della responsabilità penale e il giudizio di prevenzione, purché permangano elementi idonei a dimostrare l'attualità della sua pericolosità sociale. In particolare, tale attualità può desumersi dal ruolo rivestito dal proposto nelle pregresse attività del gruppo criminoso, dalla mancanza di prove della sua cessazione, dalla tendenza a mantenere intatta la capacità organizzativa, nonché dall'assenza, anche durante i periodi di detenzione, di comportamenti sintomatici del suo recesso dal sodalizio e dell'abbandono delle logiche criminali in precedenza condivise. Inoltre, la confisca dei beni può essere disposta quando risulti l'assenza di redditi leciti idonei a giustificare gli impegni finanziari sostenuti dal proposto e dal suo nucleo familiare, nonché l'accreditamento sui conti correnti di somme di denaro senza l'indicazione di un titolo legittimo. La motivazione del provvedimento che applica tali misure di prevenzione deve dare conto in modo puntuale e persuasivo di tali elementi, senza che sia sufficiente la mera enunciazione della pericolosità sociale o l'assenza di rilievi disciplinari durante la detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/09/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURIZIO GIANESINI;
lette le conclusioni del PG Dr. Roberto ANIELLO che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Difensore di (OMISSIS) e dei terzi interessati (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) ha propos…

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