Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6115 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6115SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare la cessazione della materia del contendere in seguito all'accoglimento dell'istanza di parte ricorrente, afferma il principio per cui, quando nel corso del giudizio amministrativo sopravvengono fatti o circostanze che rendono il ricorso privo di ulteriore interesse per il ricorrente, il giudice è tenuto a prenderne atto e a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il ricorrente abbia ottenuto, nelle more del giudizio, la soddisfazione delle proprie pretese, senza che ciò comporti alcuna pronuncia sul merito della controversia. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, constatata l'assenza di un interesse attuale e concreto alla decisione, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, senza entrare nel merito della legittimità o meno dei provvedimenti impugnati, al fine di assicurare l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa. La declaratoria di cessazione della materia del contendere, inoltre, non pregiudica la possibilità per il ricorrente di proporre un nuovo ricorso qualora dovessero insorgere nuove e diverse ragioni di interesse, ferma restando la valutazione del giudice in ordine alla sussistenza dei presupposti processuali per l'accoglimento della domanda.

Sentenza completa

N. 03825/2012
REG.RIC.

N. 06115/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03825/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3825 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Roberto Billi, rappresentato e difeso dagli avv. Antonino Strano, Alberto Zito, con domicilio eletto presso l’avv. Antonino Strano in Roma, Via Aureliana, 53;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avv. Umberto Garofoli, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale di Roma Capitale n. 270 del 1° febbraio 2012, notificata in data 27 febbraio 2012 avente ad oggetto la immediata sospensione da ogni ulteriore attività edilizia in unità immobiliare in via Aurel…

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