Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciare la presente sentenza, afferma che: 1. Le domande di annullamento e di accertamento della nullità della delibera della Giunta comunale di Montoro n. 185 del 5 agosto 2021, che aveva autorizzato l'alienazione di alcuni lotti PIP in favore di terzi, sono tardive, in quanto proposte oltre il termine decadenziale di 60 giorni previsto dall'art. 29 del Codice del processo amministrativo. La nullità di tale delibera, invocata dalla ricorrente, non rientra nelle ipotesi tassative di nullità del provvedimento amministrativo previste dall'art. 21-septies della legge n. 241/1990, configurandosi al più come un vizio di incompetenza dell'organo o di irregolarità procedimentale, che determina l'annullabilità e non la nullità dell'atto. 2. La proroga del termine di inizio dei lavori relativa al permesso di costruire n. 51 del 15 settembre 2020, concessa dal Comune di Montoro con nota del 28 dicembre 2021, è legittima in quanto adottata nel periodo di sospensione automatica dei termini prevista dall'art. 103, comma 2, del d.l. n. 18/2020, convertito in legge n. 27/2020, e successive modifiche. 3. L'accertamento della decadenza del permesso di costruire n. 51 del 15 settembre 2020 non può essere disposto in via giurisdizionale, in quanto tale decadenza necessita di un previo provvedimento amministrativo di accertamento, non ancora adottato dall'amministrazione comunale. Il giudice amministrativo non può sostituirsi all'amministrazione nell'esercizio di tale potere. 4. Essendo state respinte tutte le domande principali proposte dalla ricorrente, risulta precluso l'accertamento, in via pregiudiziale o incidentale, della nullità o inefficacia dell'atto di compravendita del 18 maggio 2023 relativo all'area PIP. In conclusione, il Tribunale dichiara in parte irricevibile, in parte inammissibile e in parte respinto il ricorso proposto dalla società Ennedue S.r.l., compensando integralmente le spese di lite tra le parti.