Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2281 del 24 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2281PEN

Massima

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La produzione di una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, anche se diretta all'ottenimento di benefici di legge senza che ne sia stata richiesta la rinnovazione, non può essere considerata di per sé elemento sufficiente a escludere la responsabilità penale dell'imputato per i reati di falso e truffa, in quanto tale dichiarazione è per natura e funzione destinata a attenuare gli accertamenti di ufficio, senza che ciò possa determinare un giudizio prognostico sfavorevole all'evoluzione del materiale probatorio. Pertanto, il giudice dell'udienza preliminare non può fondare una pronuncia di non luogo a procedere sulla sola base della produzione di tale dichiarazione, dovendo invece valutare in modo logico e completo tutti gli elementi di prova emersi, anche se non contestati, al fine di verificare la sussistenza di indizi di colpevolezza sufficienti per il rinvio a giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

avverso la sentenza emessa il 9.12.2009 dal GUP presso il Tribunale di Napoli di dichiarazione di non luogo a procedere nei confronti di:

Li. An. , a (OMESSO);

in ordine ai reati di cui agli articoli 56, 483 e 640 c.p. perche' il fatto non sussiste;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Bronzini Giuseppe;

Udita la requi…

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