Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45469 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45469PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, previsto dall'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si configura quando vi sia un accordo associativo tra tre o più persone, caratterizzato dalla consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio e di partecipare, con un contributo causale, alla realizzazione di un duraturo programma criminoso. L'esistenza di tale accordo associativo, elemento essenziale del reato, non può essere desunta da un singolo episodio, seppur rilevante, di acquisto o cessione di stupefacenti, ma richiede una valutazione complessiva degli elementi di prova, in particolare del contenuto delle conversazioni intercettate, che devono essere sintomatiche dell'organizzazione di un'attività illecita continuativa. Inoltre, l'accertamento della responsabilità degli imputati per il reato associativo impone una motivazione rigorosa, che tenga conto delle specifiche doglianze difensive e non si limiti a richiamare acriticamente le valutazioni della precedente sentenza. Infine, il contributo causale del singolo associato può essere individuato anche sulla base di condotte di finanziamento o di approvvigionamento della droga, purché inquadrate nel contesto dell'accordo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1789/2008 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 25/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), per (OMI…

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