Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 795 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:795SENT

Massima

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Il diniego di rilascio della patente di guida a soggetto condannato per il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 (riguardante l'ipotesi di modica quantità di sostanza stupefacente) costituisce atto dovuto e vincolato, non espressione di discrezionalità amministrativa, in quanto l'art. 120 del Codice della Strada integra una chiara norma di relazione che regola direttamente e immediatamente i rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini quanto ai requisiti morali per il conseguimento della patente, senza alcun apprezzamento discrezionale. Tale principio permane anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2018, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 2 dell'art. 120 del Codice della Strada nella parte in cui prevedeva la revoca automatica della patente in caso di condanna per reati di cui agli artt. 73 e 74 del D.P.R. n. 309/1990, in quanto tale automatismo era ritenuto irragionevole e contrastante con l'art. 3 della Costituzione. La decisione della Corte Costituzionale ha infatti creato una fattispecie autonoma, connotata da discrezionalità amministrativa, che si pone come eccezione alla regola generale dell'adozione di provvedimenti che incidono su diritti soggettivi e che si limitano ad applicare, in via ordinaria, parametri oggettivi normativamente prestabiliti. Pertanto, la pretesa del ricorrente avente ad oggetto il diniego di rilascio della patente di guida rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto configura un diritto soggettivo, e non del giudice amministrativo, non potendo attribuirsi rilievo alla dedotta carenza di motivazione, in quanto aspetto inerente al merito della vicenda e non incidente sul riparto di giurisdizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2020

N. 00795/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01389/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1389 del 2018, proposto da-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Taurasi, C .da San Barbato, n. 2;

contro

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Salerno, domiciliataria
ex lege
in Salerno, c.so ((omissis)), 58;

per l'annullamento

- del provvedimento emesso in data -OMISSIS-e notificato al ricorrente in data -OM…

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