Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adottata ai sensi degli artt. 27, 29 e 31 del D.P.R. 380/2001 e delle disposizioni del D.Lgs. 42/2004 in materia di tutela paesaggistica, è legittima quando risulta adeguatamente motivata in relazione all'accertamento della realizzazione di una nuova edificazione in assenza dei necessari titoli abilitativi, indipendentemente dalla tipologia costruttiva utilizzata. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'opera abusiva e dell'area di sedime, nonché dell'area necessaria secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche alla realizzazione di opere analoghe, si verifica automaticamente per effetto di legge in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione entro il termine assegnato, senza che sia necessaria un'ulteriore specifica motivazione in tal senso. Tuttavia, l'individuazione di un'area ulteriore da acquisire oltre a quella di sedime deve essere adeguatamente giustificata in relazione alle opere necessarie ai fini urbanistico-edilizi che siano destinate ad occupare tale area aggiuntiva, nel rispetto del principio di proporzionalità della sanzione.