Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28525 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28525PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il creditore, approfittando dello stato di bisogno del debitore, pattuisce o comunque percepisce interessi o altri vantaggi usurari, integrando così gli elementi oggettivi e soggettivi del reato. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, adeguatamente valutate nella loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono costituire prova sufficiente, anche in assenza di ulteriori riscontri, purché sorrette da una motivazione rigorosa. Il giudice di merito ha il potere esclusivo di valutare le risultanze probatorie, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione se non per vizi logici o manifesta illogicità. L'esistenza di interessi usurari può essere desunta anche dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e dal complesso del quadro probatorio, senza che assuma rilievo la qualificazione data dalle parti ai pagamenti effettuati (come "regali" o altro). Il concorso nel reato di usura sussiste anche per chi, pur non partecipando alla fase di erogazione del prestito, abbia comunque agevolato la riscossione degli interessi usurari. L'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. può essere esclusa ove gli interessi corrisposti non siano di valore trascurabile, tenuto conto anche degli sforzi della persona offesa per reperire le somme necessarie. Parimenti, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla pluralità di condotte e all'assenza di profili di meritevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefan - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPINI STEFANO;
lette le conclusioni in atti.
RILEVATO IN FATTO
1. La CORTE di APPELLO di NAPOLI, con sentenza in data 28/2/2019, confermava la condanna alla pena ritenuta di giustizia pronunciata dal TRIBUNALE di NAPOLI, in…

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