Il provvedimento di confisca emesso dal giudice dell'esecuzione ai sensi del decreto-legge n. 306 del 1992, art. 12-sexies, può essere impugnato mediante opposizione dinanzi al medesimo giudice dell'esecuzione, il quale è tenuto a valutare compiutamente tutte le questioni sollevate dal ricorrente, in osservanza delle garanzie del contraddittorio e dei diritti della difesa, secondo lo schema procedimentale definito dall'art. 666 c.p.p. Ciò in quanto la peculiarità della materia della confisca, rispetto alla quale il legislatore ha previsto espressamente la fase dell'opposizione, impone che il ricorrente non sia privato di un grado di giudizio nel merito delle proprie doglianze. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del giudice dell'esecuzione è ammissibile solo qualora questi abbia proceduto in modo irrituale, fissando l'udienza di comparizione delle parti anziché decidere de plano, realizzando così un'anticipata garanzia del contraddittorio, altrimenti traducibile a rigore solo a seguito dell'opposizione dell'interessato.