Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36578 del 2 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36578PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve tenere conto non solo dell'assenza di precedenti condanne o procedimenti penali a carico dell'indagato per il reato di associazione mafiosa, ma anche della gravità e attualità del pericolo di reiterazione di reati in un contesto mafioso, desumibile dalla rilevanza del contributo offerto dall'indagato all'attività del sodalizio criminoso, dalla sua insensibilità alle funzioni rieducative e preventive della pena in precedenza inflittagli, nonché dall'assenza di elementi concreti che possano far ritenere superata la presunzione di adeguatezza della sola misura coercitiva custodiale in carcere. Ciò anche qualora il materiale indiziario a carico dell'indagato sia in parte sovrapponibile a quello già valutato in un precedente procedimento penale, in quanto la valutazione delle esigenze cautelari deve essere effettuata in modo autonomo e specifico in relazione alla singola vicenda processuale, senza che assumano rilievo eventuali diverse valutazioni effettuate per altri coindagati. Il giudice, pertanto, nel motivare l'applicazione della misura cautelare, deve dare conto in modo puntuale e congruo di tali elementi, senza potersi limitare a una mera riproposizione delle argomentazioni già svolte in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catania, emessa in data 02/03/2016, con cui veniva rigettato il ricorso ex articolo 309 cod. proc. pen., avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 16/01/2016 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania nei confronti del (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Rossella Catena;
senti…

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