Cassazione penale Sez. V sentenza n. 308 del 10 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:308PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione, ricorre quando le affermazioni controverse, pur potendo contenere giudizi lesivi della reputazione altrui, siano espresse in modo misurato e non trascendano in attacchi personali, e siano fondate su un nucleo di verità riguardante fatti di interesse pubblico, come la gestione della cosa pubblica da parte di amministratori e rappresentanti politici. Pertanto, affinché l'esimente operi, è necessario che le espressioni utilizzate, pur potendo risultare aspre o polemiche, siano adeguate e funzionali all'opinione o alla protesta, in correlazione con gli interessi e i valori che si ritengono compromessi, senza eccedere in termini ingiustificatamente offensivi o denigratori. Inoltre, la critica deve avere ad oggetto fatti veri o quanto meno ritenuti tali in buona fede dall'accusatore, e deve rispondere a un interesse pubblico alla conoscenza di tali fatti. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali requisiti, non può limitarsi ad affermazioni apoditiche, ma deve fornire una motivazione adeguata e completa, esaminando specificamente la continenza delle espressioni utilizzate, la verità del nucleo essenziale dei fatti denunciati e l'interesse pubblico sotteso alla critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI E. - rel. Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2019 del TRIBUNALE di NOVARA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Giordano Luigi, che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Nov…

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