Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22248 del 3 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22248PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento cautelare personale, ancorché legittimamente emesso sulla base delle esigenze cautelari sussistenti al momento della sua adozione, perde la sua ragion d'essere e l'interesse del ricorrente alla sua impugnazione quando, nelle more del giudizio di legittimità, il procedimento principale si sia definito con sentenza di condanna passata in giudicato, determinando il venir meno dello status libertatis del condannato e la sua sottoposizione ad una diversa forma di restrizione della libertà personale. In tali ipotesi, l'interesse all'annullamento del provvedimento cautelare, che non produrrebbe più alcun effetto pratico sulla posizione del ricorrente, deve essere specificamente allegato e argomentato dallo stesso, non potendosi presumere in re ipsa la sua sussistenza. Il principio di cui all'art. 91 c.p.c., applicabile anche in ambito penale, esclude la condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria del ricorrente la cui impugnazione sia dichiarata inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse determinata da cause successive alla proposizione del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SE. Al. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 08/11/2010 del Tribunale di Torino nella procedura incidentale di riesame di ordinanza applicativa della custodia cautelare carceraria;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SELVAGGI Eugenio, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.