Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee, costituisce intervento di nuova costruzione ai sensi dell'art. 3, lett. a), del d.P.R. n. 380 del 2001, soggetto a permesso di costruire, a prescindere dalle loro caratteristiche costruttive e dalla loro modalità di installazione, essendo rilevante il loro uso per soddisfare esigenze non meramente temporanee. Pertanto, l'installazione di case mobili, ancorate stabilmente al suolo e utilizzate come abitazioni, anche se dotate di ruote e facilmente spostabili, rientra nella nozione di "nuova costruzione" e richiede il preventivo rilascio del permesso di costruire, a pena di demolizione ai sensi dell'art. 27 del d.P.R. n. 380 del 2001. Tale principio si applica anche in presenza di vincoli paesaggistici, senza che sia necessario seguire la procedura di cui all'art. 167 del d.lgs. n. 42 del 2004, essendo sufficiente l'applicazione dell'art. 27 del d.P.R. n. 380 del 2001 per la repressione dell'abuso edilizio.