Il provvedimento amministrativo che ordina la demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo abilitativo e irroga la relativa sanzione pecuniaria è legittimo qualora l'intervento realizzato, pur non essendo qualificabile come manutenzione straordinaria, rientri nella categoria del restauro e risanamento conservativo, per il quale è necessaria la presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell'art. 22, comma 1, del d.P.R. n. 380/2001. In tal caso, l'amministrazione può legittimamente applicare la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 19, comma 3, della l.r. n. 15/2008, in relazione alla gravità dell'abuso, non essendo sufficiente a escludere tale sanzione la presentazione di una comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) che, per la diversità ontologica e contenutistica rispetto alla SCIA, non può essere equiparata ad essa quanto agli effetti.