Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1003 del 12 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1003PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato richiede la prova di un contributo causalmente rilevante del partecipe, che abbia provocato o rafforzato l'altrui proposito criminoso, non essendo sufficiente la mera consapevolezza dell'intento delittuoso altrui. Il giudice di merito deve pertanto motivare specificamente in ordine alla forma concreta in cui si è manifestata la partecipazione psichica o morale del concorrente, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti. La circostanza aggravante di cui all'art. 378 co. 2 c.p. ha natura oggettiva e sussiste per il solo fatto che il soggetto "favorito" abbia fatto parte dell'organizzazione criminosa di stampo mafioso, senza necessità di provare che l'attività di favoreggiamento sia diretta ad agevolare l'attività del sodalizio criminoso. La circostanza aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991 richiede invece che la condotta di agevolazione sia finalizzata a far sì che l'associazione mafiosa nel suo insieme tragga beneficio dall'attività svolta, dovendo l'intento di favorire l'associazione costituire la finalità diretta della condotta, ricadente nel dolo specifico. Le due aggravanti possono concorrere tra loro, in quanto rispondono a finalità diverse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria emessa in data 12/07/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente i difensori di fiducia, Avv.to (OMISSIS) ed Avv.to (OMISSIS), che…

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