Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36885 del 21 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36885PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza che ha rigettato la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, è tenuto a verificare esclusivamente la correttezza giuridica e la adeguata motivazione del provvedimento impugnato in relazione a eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare il quadro probatorio o a escludere le esigenze cautelari, senza poter riesaminare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, atteso l'effetto devolutivo dell'impugnazione e la natura autonoma del provvedimento rispetto a quello di applicazione della misura. Pertanto, sono inammissibili le doglianze relative alla qualificazione giuridica del fatto e alla valutazione dei gravi indizi di colpevolezza, non prospettate nei precedenti gradi di giudizio, così come sono inammissibili le censure generiche avverso la motivazione del provvedimento impugnato in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, laddove il giudice di merito abbia adeguatamente considerato gli elementi dedotti dall'indagato e applicato correttamente la presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di associazione mafiosa contestato in permanenza attuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/5/2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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