Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12608 del 25 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12608PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di truffe e falsi in danno di istituti bancari, finanziarie e concessionarie di autovetture può essere integrato anche in assenza di una prova diretta della partecipazione di ciascun imputato all'organigramma del sodalizio criminoso, essendo sufficiente la dimostrazione del suo contributo, anche indiretto, al perseguimento degli scopi illeciti dell'associazione, desumibile da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti. La persona offesa dal reato di falso in scrittura privata non è soltanto il soggetto al quale l'atto sia stato falsamente attribuito, ma anche colui che abbia subito un danno concreto dall'utilizzo dello stesso, sicché la legittimazione a proporre querela spetta a tutti i soggetti che abbiano ricevuto un pregiudizio dal reato, a prescindere dalla titolarità formale dell'atto falsificato. Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità di cui all'art. 61, n. 7, c.p., l'entità del danno deve essere valutata in termini oggettivi, senza che assumano rilievo le condizioni economiche della persona offesa, salvo che il danno, pur non essendo di per sé di particolare gravità, assuma tale connotazione in relazione alla situazione patrimoniale della vittima. Il giudizio sulla concessione delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può motivare implicitamente il diniego facendo riferimento ai criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2966/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 02/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del Dott. BIRRITTERI Luigi, ha concluso chiedendo il rigetto di tutti i ricorsi.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 2 aprile 2014 la Corte d'appello di Cata…

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