Il possesso e l'utilizzo di un contrassegno per invalidi contraffatto, pur in assenza di una formale titolarità dello stesso, possono integrare il reato di contraffazione e uso di atto pubblico falso, qualora il soggetto agente abbia consapevolmente sfruttato il documento per beneficiare indebitamente dei privilegi riservati ai titolari di tale contrassegno. Tuttavia, la valutazione della responsabilità penale richiede un attento esame del complessivo quadro probatorio, al fine di accertare l'effettiva consapevolezza e volontarietà della condotta illecita, senza trascurare eventuali elementi che possano giustificare o scusare l'utilizzo del contrassegno, come ad esempio la temporanea disponibilità dello stesso per esigenze di assistenza a persona invalida. In tali casi, la motivazione della decisione giudiziale deve dare conto in modo esaustivo e logico delle ragioni che hanno condotto all'affermazione o al diniego della responsabilità penale, evitando contrasti irrisolti tra le diverse ricostruzioni del fatto emerse nel corso del procedimento.