Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1457 del 11 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1457PEN

Massima

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Il reato di abusivo intervento su beni culturali, previsto dall'art. 169 del D.Lgs. n. 42/2004, tutela esclusivamente l'interesse strumentale al preventivo controllo da parte dell'Autorità preposta alla tutela dei beni culturali, senza che rilevi il rispetto sostanziale dell'interesse finale alla conservazione del bene. Pertanto, la rimozione non autorizzata di un elemento decorativo di un edificio sottoposto a vincolo culturale, anche se successivamente autorizzata dalla Soprintendenza, integra il reato in questione, a prescindere dalla potenziale offensività della condotta e dalla mancata indicazione formale delle tecniche di salvaguardia del bene. L'ignoranza della rilevanza penale del comportamento non è scusabile per l'operatore professionale del settore, il quale ha il dovere di informarsi diligentemente presso le autorità competenti e di astenersi in caso di perdurante incertezza sulla liceità della propria azione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1557/2009 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 23/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIO SARNO;

Udito il Procuratore generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito per la parte civile l'Avv. (OMISSIS) di (OMISSIS).

RITENUTO IN FA…

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